lunedì 7 novembre 2016

La meglio e la peggio gioventù

In memoria di Valeria Fraschini

Valeria Fraschini aveva 23 anni. È morta un sabato pomeriggio mentre tornava a casa. Guidava tranquilla per la sua strada quando un ubriaco ha fatto un sorpasso azzardato e l'ha travolta. Valeria, 23 anni e un cuore immenso, è morta così.

In tanti conoscevano e apprezzavano Valeria, di persona o virtualmente. Ma il bene che faceva, quello no, non era virtuale. Era ed è una realtà pesante come una montagna.
Valeria era una volontaria.
Insieme alla sua mamma accudiva centinaia di gatti randagi. Viveva per loro,  per salvarli e trovare loro una famiglia. Nella sua breve vita ne ha salvati a centinaia o più.

Quel sabato pomeriggio era stata con altri volontari a un banchino di raccolta scatolette presso un centro commerciale. Questa è la sua ultima foto, durante quella raccolta e poche ore prima di essere uccisa. Tornava a casa contenta, con il bagagliaio della macchina piena di scatolette per i suoi millemila gatti.
Valeria era la meglio gioventù, quella di cui abbiamo bisogno, di cui il mondo ha bisogno per non morire.
Era generosa e piena di idee, aveva mille progetti per i suoi gatti. Solo alla fine di agosto aveva realizzato un sogno: una stanza attrezzata per i gatti in stallo.  Una stanza con piastrelle di mille colori, avanzi di magazzino montate dal suo papà e dal suo nonno, perché Valeria non navigava nell'oro, ma progettata in modo funzionale e perfetto per accogliere e rimettere in sesto gatti malati o piccolissimi.
Valeria, ragazza contemporanea con piercing e tatuaggi,  era la meglio gioventù.

L'ubriacone che le è andato addosso e ha stroncato la  sua vita e le sue mille idee aveva pochi anni di più.  Aveva passato il pomeriggio a bere.  Si sarà sentito invincibile quando è salito su quella Mercedes bianca con i suoi amici. Un figo, un vero uomo. Povero idiota.
Lui, che dallo schianto che ha ammazzato anche uno dei suoi amici è uscito illeso, lui è la peggio gioventù. Quella senza la quale il mondo sarebbe migliore.

A lui, che si scoprirà dopo che è anche recidivo ed era stato fermato altre volte per guida in stato di ebbrezza,  auguro di marcire in galera. Che la legge sull'omicidio stradale venga applicata con la massima durezza. A lui, che ha stroncato due giovani vite e ha distrutto quelle dei loro familiari e delle creature, umane e non, che si affidavano a loro, auguro che la Legge distrugga il futuro. Un pluriassassino. Niente di meno. Perché chi si mette in macchina ubriaco fradicio non è che questo. Dobbiamo dirlo.

Quando muore una persona giovane come Valeria la sensazione che ho è quella di un furto. Che siamo stati derubati di un pezzo di futuro.  Se poi quella era una vita come quella di Valeria,  completamente dedita a fare del bene a chi non ha voce, la sensazione di essere stati derubati è davvero bruciante.

Esiste, eccome, la meglio gioventù.  E purtroppo esiste anche la peggio. Come esistono la meglio e la peggio maturità e la meglio e la peggio vecchiaia.
Il bene e il male esistono, eccome. Non ci fidiamo di chi ci dice il contrario. Vuole solo truffarci.

Concludo con un abbraccio ai genitori di Valeria. La perdita di un figlio è la cosa più contro natura che esiste e nessuno dovrebbe provarla. E concludo anche con un invito a tutti noi: aiutiamo la sua famiglia ad occuparsi di tutti i gatti di Valeria, a continuare la sua opera.  Serviranno soldi.  Ricordiamocene anche quando l'onda emotiva sarà passata. Come sempre si tratta di scegliere e di decidere. Chi vogliamo essere: la meglio o la peggio umanità.

Ciao piccola